Associazione Teatrale a Messina (ME)
Fabio La Rosa
Chi sono
Fabio La Rosa è un attore, autore e regista che studia teatro dall’età di 16 anni . Diplomatosi al teatro degli specchi di Catania, perfeziona i suoi studi con vari workshop e stage tenuti da grandi maestri e artisti di fama nazionale e internazionale tra cui spicca Steven Ditmyer, Insegnante di Maryl streep, Nicole Kidnam, Robert De Niro. è direttore artistico dell’accademy of art and image di Roma, insegnante di pedagogia teatrale presso L'inpef (istituto nazionale di pedagogia familiare) di Roma, ha fondato e dirige ormai da anni la compagnia teatrale Grammelot, coordinatore e insegnante e della compagnia di Integrazione “i giovani del Pirandello”. Regista diverse manifestazioni nazionali e internazionali. il suo metodo di teatro emozionale ha ottenuto diversi prestigiosi riconoscimenti.
PREMI E RICONOSCIMENTI
Il Metodo
• Medaglia d’oro “Maison des Artistes” Università la Sapienza- Roma
• Testimonial dei diritti umani presso la Camera deiDeputati - Roma
• PremioNazionale “la staccionata” miglior regista - Sora
• Attestato di benemerenza della norman accademy per il teatro emozionale - Roma
• Attestato di benemerenza dell’accademy of art and image - Roma
• Premio internazionale arte cultura e spettacolo “il papa del sorriso” per il teatro emozionale applicato alla disabilità
• Premio capitolino excellence award - Roma
• Menzione speciale al premio internazionale città di Palinuro
• Premio internazionale arte cultura e spettacolo città di Caserta
• Trofeo “adolfo celi” come miglior regista e caratterista _ messina ….. E tanti altri
il viaggio dell'emozione
TEATRO EMOZIONALE
Cos'è
Il laboratorio di teatro emozionale non è un percorso rivolto solo a chi voglia intraprendere la professione di attore ma a chiunque voglia conoscere meglio se stesso attraverso la relazione con l’altro; una vera e propria palestra dell’anima, un occasione per ascoltarsi e rilassarsi, un viaggio: il viaggio dell’emozione.
Attraverso la metafora del viaggio si cercherà di creare un vero e proprio gruppo di lavoro mosso dall’unicità dello scopo e da svariate emozioni; Un viaggio che parte con la scoperta di se stessi e procede con lo studio di “ciò” e di “chi” ci sta intorno, in cui il punto di partenza coincide esattamente col punto di arrivo, parto da “me” per ritrovare “me stesso”, perdersi per ritrovarsi”… perché il teatro non è finzione ma “presa di coscienza”; il viaggio teatrale, non è solo un percorso individuale ma piuttosto una corsa di gruppo, remando da soli non si riuscirà a solcare le onde ma unendo le forze si raggiungerà la meta;
il viaggio teatrale non è un percorso individuale ma di gruppo
CONCLUSIONI
Da qui l’esigenza di fidarsi degli altri, di conoscersi, di farsi conoscere, di guardarsi, osservarsi, scrutarsi…scoprire le proprie paure e imparare a superarle. Un ritorno al passato, alle origini per scoprire che il divertimento e il piacere di stare insieme è molto più proficuo e sano della solitudine di una stanza.